Informazioni | Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari organizza, a conclusione del progetto“Arcipelago Mediterraneo”, realizzato nell’ambito del Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia Marittimo, una serata ed una mostra dedicate alla cultura sarda. Nel Salone d’Onore del Museo, sabato 9 novembre 2013, dalle ore 15.00 alle ore 19.30, la Sardegna sarà al centro dell’attenzione. Dopo i saluti istituzionali, seguiranno alcuni interventi e relazioni sul tema del patrimonio culturale immateriale sardo e sul progetto di ricerca che ha visto coinvolti il Comune di Cagliari, la Corsica e l’isola d’Elba, oltre all’Istituto Centrale per la Demoentnoantropologia, cui il Museo fa riferimento. Dalle 16.00, inoltre, avranno inizio proiezioni di foto d’epoca e di documentazione storica, provenienti dagli archivi del Museo e riguardanti la Sardegna, nonché alcuni significativi filmati di interesse antropologico: il celebre “Ballo delle vedove” di Giuseppe Ferrara (1962) e il più recente “La valigia di Tidiane Cuccu” di Antonio Sanna e Umberto Siotto (2008), che affronta il tema della trasmissione della tradizione popolare ai migranti e ai nuovi italiani. Seguiranno musiche e danze affidate alle launeddas di Carlo Mariani e Orlando Mascia, mentre Massimo Nardi reinterpreterà sulle corde della chitarra classica i suoni delle launeddas. Danzeranno gli artisti dell’associazione Ballu tundu di Cagliari, svolgendo una open class di danza aperta al pubblico. Nella Sala Dossier, adiacente, fino all’8 dicembre, sarà possibile visitare una mostra di artigianato sardo dalle collezioni museali, affiancata da una selezione di manufatti moderni, curata dall’arch. Antonello Cuccu. Si potranno confrontare gli oggetti del passato con la produzione attuale: abiti, gioielli, tessuti, cestini e ceramiche di una terra dove l’artigianato è continuità. Sarà anche esposta un’ampia selezione di foto di Sebastiana Papa, dalla ricerca sul campo “Orgosolo 1966”: uno spaccato duro e poetico della vita sarda in Barbagia, sullo scorcio di un’epoca e di una civiltà al tramonto. A seguire un rinfresco con prodotti tipici della Sardegna: formaggio e vino, dolcetti d’autunno. |